Educazione
I progetti educativi sono finalizzati al raggiungimento della massima
autonomia personale e integrazione sociale, correlate alle potenzialità
dell’individuo, per garantire il massimo livello possibile di qualità della vita.
Attraverso una valutazione estensiva del profilo funzionale dell’Utente vengono
individuate quelle aree di abilità che necessitano di essere ulteriormente
sviluppate, potenziate e consolidate. Particolare attenzione è riservata
al mantenimento del tono affettivo e delle relazioni con il nucleo familiare.
Interventi educativi
All’interno delle Strutture, l’educatore professionale si occupa di:
programmare, gestire e verificare gli interventi educativi per lo sviluppo e
l’incremento dell’autonomia
gestire e verificare le proprie attività professionali in modo strettamente
coordinato con le altre figure professionali
stendere relazioni periodiche di aggiornamento sui progressi degli utenti
compilare, aggiornare e archiviare le cartelle degli utenti
gestire le attività riabilitative sia interne che esterne al servizio
svolgere interventi di sostegno all’Utente nello svolgimento dei compiti
quotidiani, cercando di rilevare i bisogni, spesso inespressi, e riportarli al
Referente del Servizio per l’Ente
sostenere e favorire l’autonomia e l’autosufficienza dell’Utente nell’attività
giornaliera
favorire e promuovere la vita di relazione, cercando di coinvolgere il
volontariato locale.
L’educatore
Obiettivo primario dell’educatore è promuovere la formazione e l’integrazione
dell’individuo, lo sviluppo e la partecipazione sociale, attraverso:
la partecipazione, per quanto gli compete, alla realizzazione del progetto
assistenziale generale, definito in collaborazione con i tecnici AUSL e gli
operatori di altri servizi coinvolti (psichiatra, insegnanti, operatori dei
Centri diurni, operatori del S.I.L., ecc…). In particolare l’educatore
affianca l’utente nella quotidianità, aiutandolo a trovare soluzioni ai
problemi che via via si presentano
l’attivazione delle risorse territoriali quali gruppi parrocchiali, associazioni
di volontariato, associazioni sportive, gruppi informali e attori singoli, al
fine di creare spazi d’ integrazione sociale e accoglienza nei quali il
disabile possa stabilire relazioni significative e gratificanti
la collaborazione alla realizzazione del progetto educativo dei soggetti
inseriti nei Centri diurni con provvedimento del tribunale.
la facilitazione dell’accesso alle istituzioni e ai servizi socio-sanitari
disponibili sul territorio, anche attraverso la semplice informazione rivolta
al soggetto disabile e ai familiari.