La cooperativa Fantasylandia, nasce con il dichiarato intento di occuparsi di minori anche affetti dal
Disturbo dello Spettro Autistico, laddove per Autismo si intende un disordine dello sviluppo
psicologico altamente invalidante, che nella quasi totalità dei casi, perdura anche in età adulta e il
cui decorso dipende in buona parte dalla precocità e specificità degli interventi abilitativi attivati in
età evolutiva. Lo staff di lavoro, attua un sistema in grado di seguire la persona autistica in modo
globale e longitudinale, fornendo al contempo supporto a tutte le risorse che le ruotano attorno,
dalla famiglia alla scuola, alle altre agenzie territoriali, dall’avvio precoce degli interventi sino al
“Dopo di Noi”, secondo quanto previsto dalle Linee Guida regionali e nazionali sull’Autismo.
Affinché ciò sia realizzabile la cooperativa, si configura come il nodo sociale in grado di
programmare e di attuare interventi coordinati:
Per garantire risposte significative, competenti ed appropriate al compito assunto, FANTASYLANDIA ha attivato dal 2011 ad oggi servizi specifici in atto istituzionalmente autorizzati:
*A seguito della Delibera di Giunta Regionale n.892 del 21/06/2016 che ha dato atto al Regolamento Regionale n.9 del 08/07/2016 (Rete assistenziale territoriale sanitaria e sociosanitaria per i Disturbi dello Spettro Autistico. Definizione del fabbisogno e dei requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali),
Il modello d’intervento adottato, di tipo cognitivo-comportamentale (secondo i principi dell’analisi comportamentale applicata A.B.A.), non solo soddisfa i parametri di rigore scientifico, ma comporta anche la realizzazione di una proficua collaborazione tra le diverse forze che interagiscono attorno al singolo soggetto, creando un’interazione che permetta lo scambio di competenze ed il supporto reciproco fra i vari sistemi, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di persone con Autismo. Obiettivo preliminare è, dunque, fornire loro un “tessuto ambientale”, capace di affrontare le complesse problematiche poste dalla condizione stessa e reso “abilitativo” grazie alla competenza di tutti gli attori in gioco e alla condivisione di un Progetto Individualizzato. Ispirati al principio della presa in carico globale della persona, dunque, gli interventi offerti prevedono un’azione intensiva nei singoli e specifici settori, finalizzata all’acquisizione di autonomie, abilità comunicative e relazionali, nonché all’adattamento della persona al gruppo, secondo puntuali criteri psico-pedagogici ed educativi.